1. Come mai la mia posizione scende nonostante abbia scelto il Comparto Garantito (White)?
Il Comparto Garantito (White) è il comparto a rischio più contenuto offerto dal Fondo Pensione Telemaco ed è l’unico a includere una garanzia. In particolare, la garanzia offerta riguarda il capitale versato al Fondo dall’aderente: in poche parole, al momento della scadenza della convenzione di gestione (30/06/2029), il gestore del comparto si impegna a reintegrare tutte le posizioni individuali in essere nel comparto stesso per le quali il valore corrente a scadenza, al lordo degli oneri fiscali, sia inferiore alla somma dei contributi versati, al netto di eventuali anticipazioni non reintegrate e di importi riscattati. Nel corso della durata della convenzione il gestore integrerà la posizione nei seguenti casi:
- esercizio del diritto alla prestazione pensionistica;
- riscatto totale per invalidità permanente e inoccupazione;
- riscatto totale per decesso;
- anticipazioni per spese sanitarie;
- rendita integrativa temporanea anticipata (RITA).
Ciò detto, è normale constatare una diminuzione della propria posizione individuale consultando l’Area riservata, poiché il valore quota del comparto è espressione della valorizzazione ai prezzi di mercato degli asset detenuti in portafoglio, ma non tiene conto dell’eventuale garanzia calcolata al momento della prestazione. Il controvalore della posizione indica il “valore a oggi” della posizione investita nel Fondo Telemaco ma, nel caso in cui non ci sia necessità di richiedere prestazioni in questo momento, è possibile recuperare quanto “virtualmente” perso qualora i mercati finanziari tornassero positivi.
2. Come mai la mia posizione nel Fondo è diminuita così tanto nell’ultimo periodo? Posso fare qualcosa per arginare le perdite?
Il Fondo Pensione Telemaco investe i contributi degli aderenti nei mercati finanziari. Il valore quota utilizzato per determinare il controvalore della posizione individuale è la valorizzazione ai prezzi correnti degli asset (azioni e obbligazioni) detenuti nei portafogli.
In periodi come quello attuale, caratterizzati da rendimenti negativi sia per le azioni che per le obbligazioni, è inevitabile che i valori quota, e quindi la posizione individuale, riflettano l’andamento negativo dei mercati mostrando una diminuzione del controvalore della posizione individuale. Il controvalore della posizione indica il “valore a oggi” della posizione investita nel Fondo Telemaco ma, nel caso in cui non sia necessario richiedere prestazioni in questo momento, è possibile recuperare quanto “virtualmente” perso qualora i mercati finanziari tornassero positivi.
In questi periodi la strategia migliore è attendere che le turbolenze dei mercati finanziari cessino, possibilmente senza richiedere prestazioni che andrebbero a determinare il consolidamento delle eventuali perdite subite.
3. Il valore del comparto in cui sono iscritto è diminuito molto, mi conviene cambiare comparto verso uno meno rischioso?
Lo switch da un comparto verso un altro comporta la vendita delle quote del comparto di appartenenza e l’acquisto delle quote del comparto di destinazione: tale movimento consolida le eventuali perdite della posizione individuale dell’aderente, rendendole di fatto non recuperabili.
In momenti di mercato turbolenti come quello attuale, è opportuno valutare le scelte in ottica prospettica e, possibilmente, rimandare decisioni che comportano lo smobilizzo della posizione. I comparti con rischio più elevato, se coerenti con il profilo di rischio dell’aderente e con l’orizzonte temporale di permanenza residua nel Fondo, sono più esposti ai momenti turbolenti dei mercati finanziari ma, allo stesso modo, beneficiano maggiormente dei momenti favorevoli.
4. Voglio effettuare una contribuzione volontaria ma il valore quota del comparto sta scendendo molto e sto avendo una perdita. Mi conviene farlo?
A parità di contribuzione volontaria, un valore quota inferiore permette di acquistare un maggior numero di quote del comparto e quindi beneficiare maggiormente qualora i mercati tornassero a registrare rendimenti positivi. Ciò detto, non potendo prevedere in anticipo l’andamento futuro dei mercati finanziari, è opportuno valutare attentamente la scelta di contribuzione volontaria in fasi di mercato negativo come quella che stiamo vivendo.
5. Ho chiesto un anticipo uno o due anni fa e ora non posso chiederne più. Come mai?
L’aderente può richiedere un anticipo per “ulteriori esigenze” fino a un massimo del 30% della posizione individuale. Nel caso vengano richiesti più anticipi con questa causale, il limite del 30% della posizione tiene conto anche delle somme precedentemente anticipate e non reintegrate.
Se è stato richiesto un anticipo e si intende chiederne un secondo in momenti, come quello che stiamo vivendo, in cui il valore quota è sceso rispetto alle valorizzazioni precedenti alle quali è stato richiesto il primo anticipo, è possibile che il calcolo dell’ammontare anticipabile sia pari a zero. Ciò è dovuto all’andamento del controvalore totale della posizione: poiché il valore quota è sceso, l’anticipo precedentemente richiesto, che entra sempre nel calcolo del massimo anticipabile, raggiunge la soglia del 30%, rendendo impossibile per il momento erogare ulteriori anticipi.
Qualora il valore quota tornasse a salire, e il peso percentuale degli anticipi precedenti scendesse al di sotto della soglia del 30%, l’aderente potrà richiedere le ulteriori somme anticipabili fino al raggiungimento di detta soglia.