Perché è importante scegliere il giusto comparto di investimento
scegliere il giusto comparto di investimento

Perché è importante scegliere il giusto comparto di investimento

La scelta del giusto comparto di investimento, sia in fase di adesione, sia nel corso della propria permanenza nel fondo pensione, è una questione di primaria importanza. Questo perché, se fatta nei modi e nei tempi corretti, consente di ottimizzare il proprio investimento previdenziale.

In questo articolo vedremo qual è la relazione tra comparti e propensione al rischio. Vedremo, poi, come individuare la propria effettiva propensione al rischio grazie ad alcune nozioni di finanza comportamentale, essenziali quando occorre fare delle scelte sulle linee di investimento dei fondi pensione.

Infine, scopriremo in che modo il profilo Life Cycle di Fondo Telemaco supporta gli aderenti nel corretto passaggio da un comparto all’altro nel corso della propria permanenza nel Fondo stesso.

Comparti di investimento e propensione al rischio

La propensione al rischio finanziario di un individuo consiste nell’atteggiamento che questo assume dinanzi alla possibilità, reale o anche solo percepita, di subire delle perdite e intaccare il proprio patrimonio.

Esistono persone con una bassa propensione al rischio, che adotteranno scelte “conservative” volte a ridurre per quanto possibile il rischio, e persone con una propensione elevata, che prenderanno decisioni più “audaci”, ad esempio perché privilegiano la possibilità di ottenere rendimenti maggiori.

In finanza, infatti, il rischio è in rapporto diretto con il rendimento, ovvero il premio atteso per il rischio corso. Maggiore è la possibilità di perdere, quindi il rischio, maggiore sarà il premio potenziale, quindi il rendimento. 

Sintetizzando, a elevati rischi corrispondono tendenzialmente elevati rendimenti, e viceversa.

I fondi pensione multicomparto come Telemaco offrono ai propri aderenti varie linee di investimento tra le quali scegliere, in modo da accedere a un mix diversificato di strumenti finanziari, con una diversa modulazione nel rapporto rischio-rendimento.

Nel dettaglio, il Fondo offre i seguenti comparti, in ordine decrescente di rischio:

  • Bilanciato (Yellow), contenente titoli obbligazionari e titoli azionari, con una componente azionaria “strategica” del 50%; 
  • Prudente (Green), prevalentemente orientato verso titoli obbligazionari di media durata (5-6 anni), con una componente azionaria “strategica” pari al 30%; 
  • Garantito (White), con una prevalenza di titoli obbligazionari di breve durata (3-4 anni) e una componente azionaria “strategica” pari all’8%.

Un aderente con una bassa propensione al rischio potrebbe dunque scegliere il comparto Garantito, ma questa scelta sarà realmente dettata dalla sua effettiva percezione del rischio? 

Qui entrano in gioco alcuni concetti di finanza comportamentale, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Per approfondire, invitiamo a leggere anche il nostro articolo Perché è importante diversificare gli investimenti.

Scelta del comparto e finanza comportamentale

Un’errata percezione del rischio può portare gli investitori a fare delle scelte finanziarie, inclusa quelle relative ai comparti di investimento del proprio fondo pensione, non proprio corrette e adeguate alla propria situazione.

Prendiamo, a titolo di esempio, un soggetto molto giovane, all’inizio della propria carriera lavorativa, che assume un atteggiamento eccessivamente prudente su come investire il proprio montante destinato al fondo pensione. 

Si tratta di una scelta poco “razionale”, in quanto l’investimento previdenziale è per sua stessa natura finalizzato all’accrescimento del capitale investito attraverso il contestuale accumulo dei relativi rendimenti in un orizzonte temporale lungo, durante il quale gli effetti di eventuali fasi di crisi vengono tendenzialmente “recuperati” da fasi di crescita, cosa che dovrebbe portarlo a scegliere comparti più redditizi e rischiosi.

In altre parole, sarebbe più opportuno, e sicuramente più efficace, scegliere un profilo di investimento più rischioso in giovane età, al fine di massimizzare i rendimenti potenziali in un arco temporale lungo, per poi spostarsi, nel tempo, su comparti meno rischiosi e più conservativi via via che ci si avvicina alla pensione

Ecco perché, quando si parla di rischio e di scelta dei comparti, è bene tener presente i principi della cosiddetta finanza comportamentale, così definita da Borsa Italiana:

“quella branca degli studi economici che indaga i comportamenti dei mercati finanziari includendo nei propri modelli i principi di psicologia legati al comportamento individuale e sociale.”

In sostanza, questa branca studia i meccanismi psicologici alla base di scelte irrazionali, come ad esempio potrebbe essere la scelta di investire in un comparto di tipo garantito anche in giovane età per il timore derivante da forti oscillazioni finanziarie nel breve periodo. 

Si tratta di una falsa percezione del rischio, dal momento che il breve periodo non è l’orizzonte temporale a cui fare riferimento quando si investe nella previdenza complementare

Nel nostro esempio, scegliere un comparto garantito o passare a questa linea di investimento da un’altra con una componente azionaria più cospicua sulla scorta di informazioni di stretta attualità porta a un solo risultato: il consolidamento delle perdite. Invece, basare le proprie scelte applicandole a un periodo medio-lungo consente di non prendere decisioni “di pancia” e offre la possibilità di recuperare le perdite, generate da una flessione temporanea, nel medio-lungo termine.

Insomma, prendere decisioni meditate e consapevoli offre la possibilità di orientarsi sui comparti più adeguati alla reale propensione al rischio.

Invitiamo a leggere anche il nostro articolo Il fondo pensione è un investimento sul lungo periodo.

Scelta del comparto e Profilo Life Cycle

Oltre alle tre linee di investimento già illustrate, Telemaco propone il Profilo Life Cycle, che consente di gestire il passaggio da un comparto all’altro in maniera automatica, seguendo la “naturale” propensione al rischio di un individuo in relazione all’orizzonte temporale disponibile. 

Questa automazione dei processi va a neutralizzare possibili scelte compiute sull’onda dell’emotività scatenata da informazioni di breve periodo o addirittura di stretta attualità.

Il Profilo Life Cycle è una modalità di investimento del montante accumulato nel fondo pensione che segue, appunto, il “ciclo di vita” della persona iscritta al fondo stesso, spostando in modo automatico la posizione individuale da comparti più rischiosi (dunque con un potenziale di rendimento più elevato) a quelli meno rischiosi al crescere dell’età anagrafica e, dunque, all’approssimarsi del momento della pensione.

In questo modo, l’iscritto può adeguare automaticamente il profilo rischio/rendimento della propria posizione in base all’orizzonte temporale residuo di permanenza nel fondo, fino a giungere al comparto Garantito in prossimità della pensione, senza dover fare assolutamente nulla in quanto sarà il fondo stesso a operare queste operazioni man mano che si avvicina l’età del pensionamento.

Per approfondire questo fondamentale argomento, è possibile consultare la nostra guida Come funziona il profilo Life Cycle.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.

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