La COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) ha rilasciato il suo ultimo report “La previdenza complementare. Principali dati statistici”, aggiornato con le informazioni relative al primo trimestre del 2024.
I dati emersi sono molto incoraggianti su vari fronti, evidenziando un incremento sia nel numero di posizioni attive, sia negli importi dei contributi versati nella previdenza complementare, con un focus particolare sui fondi pensione negoziali.
Consultando i dati, analizzeremo l’andamento dei rendimenti, confrontandoli con la rivalutazione del TFR lasciato in azienda, offrendo anche una prospettiva a lungo termine, considerando un orizzonte temporale di dieci anni per rappresentare meglio l’efficacia degli investimenti nelle pensioni integrative.
Concluderemo con un’anteprima dell’andamento del secondo trimestre del 2024, grazie agli indici BFF che forniscono un’analisi preliminare dei rendimenti registrati nel mese di maggio.
Fondi pensione negoziali: iscritti e contributi nel primo trimestre 2024
Nel suo ultimo aggiornamento dei dati statistici, relativo al primo trimestre 2024, la COVIP ha registrato un totale di 10,8 milioni di posizioni attive presso le forme di previdenza complementare, segnando un incremento dell’1,2% rispetto a dicembre 2023. Se si escludono le adesioni multiple, il numero effettivo di iscritti si attesta a 9,68 milioni.
Un dato particolarmente positivo riguarda i fondi pensione negoziali, che hanno visto una crescita superiore alla media. Questi fondi hanno raggiunto 4,084 milioni di posizioni individuali, con un aumento di 67.000 unità (+1,7%) rispetto a dicembre 2023.
Anche i contributi raccolti dai fondi negoziali mostrano una solida crescita. Nel periodo in oggetto, questi contributi sono saliti a 1.944 milioni di euro rispetto ai 1.815 milioni dello stesso periodo del 2023, segnando un incremento del 7,1%. Questo dato è in linea con l’andamento medio di tutte le forme di previdenza complementare, che hanno visto un aumento complessivo del 7,2%.
Fondi pensione negoziali: rendimento batte rivalutazione TFR
Anche i rendimenti hanno mostrato segnali positivi nel primo trimestre del 2024. In particolare, i risultati medi sono stati particolarmente favorevoli per le gestioni con una maggiore esposizione azionaria.
Esaminando i fondi pensione negoziali, e suddividendo i rendimenti per comparti, i dati medi del primo trimestre del 2024 sono i seguenti:
- Azionari: +4,9%;
- Bilanciati: +2,4%;
- Obbligazionari misti: +2,2%;
- Obbligazionari puri: +0,4%;
- Garantiti: +0,3%.
Se consideriamo un periodo più lungo, coprendo il decennio dal 2014 alla fine del 2023 e includendo i primi tre mesi del 2024, i rendimenti medi annuali per ciascun comparto sono stati:
- Azionari: +4,8%;
- Bilanciati: +2,9%;
- Obbligazionari misti: +2,8%;
- Obbligazionari puri: +0,2%;
- Garantiti: +0,8%.
Durante lo stesso periodo, la rivalutazione del TFR lasciato in azienda è stata pari al 2,4%. Questo significa che, sul lungo termine, i comparti azionari, bilanciati e obbligazionari misti hanno superato il rendimento del TFR, confermando la loro capacità di generare maggiori ritorni rispetto alla rivalutazione del TFR lasciato in azienda.
Le anticipazioni di BFF sul secondo trimestre 2024
Gli indici BFF (Banca FarmaFactoring), elaborati dal BFF Banking Group, forniscono un ulteriore strumento di analisi per valutare l’andamento dei fondi pensione negoziali. Nel mese di maggio 2024, questi indici hanno evidenziato una crescita dei rendimenti pari al +0,9% rispetto al mese precedente.
In particolare, i comparti azionari hanno mostrato una performance robusta, con un incremento del +2%.
Questa crescita si inserisce in un quadro macroeconomico in cui le principali banche centrali, come la FED e la BCE, stanno adottando politiche monetarie più espansive per il medio termine. Inoltre, i recenti dati su inflazione e crescita economica sono stati rassicuranti, contribuendo a sostenere i mercati finanziari.
Nel complesso, gli indici BFF rilevano come, nei primi cinque mesi del 2024, i fondi pensione negoziali abbiano registrato una crescita media del +2,3%. I comparti con una maggiore esposizione azionaria hanno trainato questo andamento con un +6%, mentre i comparti dominati da investimenti obbligazionari sono rimasti sostanzialmente stabili, segnando un marginale +0,1%.
Per comprendere meglio la solidità di questi rendimenti, è utile ancora una volta considerare un orizzonte temporale più esteso. Guardando agli ultimi quindici anni, i dati riportati mostrano che i fondi pensione negoziali hanno generato un rendimento medio annuo del +3,4%. In questo periodo, i comparti azionari hanno performato particolarmente bene, con un rendimento medio annuo del +6,9%.
Questi dati, come quelli del rapporto COVIP sopra citato, sottolineano come, nonostante le fluttuazioni di breve termine, i fondi pensione negoziali abbiano la capacità di offrire rendimenti competitivi su un orizzonte temporale lungo.
Conclusioni
I dati relativi ai primi mesi del 2024, sia quelli raccolti dalla COVIP che quelli monitorati dal BFF Banking Group, confermano un andamento positivo per i fondi pensione negoziali, che prosegue il trend di crescita osservato nel 2023. Questo recupero è particolarmente significativo, specie alla luce dei dati negativi registrati nel corso del 2022.
Da allora, i fondi pensione negoziali hanno continuato a registrare performance positive. Questo è evidenziato non solo dai risultati di breve termine ma anche da una visione di lungo periodo, soprattutto per i comparti con una maggiore esposizione azionaria. Questi comparti hanno infatti mostrato di poter offrire rendimenti elevati, che tendono a superare di gran lunga la rivalutazione del TFR lasciato in azienda, premiando gli investitori che mantengono una posizione stabile e a lungo termine nei fondi.
Questo rende i fondi pensione una scelta più vantaggiosa per chi cerca di costruire un capitale significativo per la pensione.
Una delle strategie più efficaci per massimizzare i rendimenti dei fondi pensione è la strategia Life Cycle. Questo approccio prevede di investire inizialmente in comparti con un alto rapporto rischio-rendimento durante la giovinezza, per poi gradualmente trasferirsi verso comparti meno volatili e meno redditizi man mano che ci si avvicina alla pensione.
Questa transizione è progettata per proteggere il capitale accumulato dai potenziali rischi di mercato negli anni più vicini al pensionamento.
Utilizzando la strategia Life Cycle, gli iscritti ai fondi pensione possono ottimizzare il loro investimento, massimizzando i rendimenti nei primi anni e riducendo l’esposizione al rischio man mano che si avvicina la necessità di utilizzare il capitale accumulato.
A tal proposito, ricordiamo che Fondo Telemaco presenta, oltre ai comparti Garantito (White), Prudente (Green) e Bilanciato (Yellow), anche il Profilo Life Cycle, che automatizza questo passaggio tra i comparti con l’avvicinarsi del momento del pensionamento dell’aderente.
Per approfondire questa strategia, invitiamo a leggere il nostro articolo Come funziona il profilo Life Cycle.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.
