Rischio e rendimento, insieme all’orizzonte temporale, rappresentano i fattori chiave da tenere in considerazione quando si decide come investire i propri risparmi e pianificare i progetti finanziari futuri.
In questo articolo esploreremo l’impatto di rischio e rendimento negli investimenti con finalità previdenziali e il legame che li unisce. Successivamente, approfondiremo il rapporto tra rischio, rendimento e orizzonte temporale, con particolare attenzione alla previdenza complementare e ai fondi pensione negoziali, per guidare al meglio l’aderente nella scelta del comparto più adatto.
Concluderemo analizzando come il Profilo Life Cycle possa ottimizzare la gestione del fondo pensione, massimizzando il rapporto rischio-rendimento in funzione del tempo a disposizione dell’aderente.
Qual è la relazione tra rischio e rendimento?
In ambito finanziario, la relazione tra rischio e rendimento è un elemento centrale che influenza molte decisioni di investimento. Generalmente, a un rischio maggiore corrisponde la possibilità di ottenere un rendimento più elevato, e viceversa. Per comprendere meglio questa relazione, definiamo prima i due concetti.
Il rendimento è la misura della redditività di un investimento e ne rappresenta il guadagno rispetto al capitale investito.
Esso può includere i profitti derivanti dalla variazione del prezzo di mercato o dalle operazioni di compravendita effettuate sugli strumenti finanziari (come azioni, obbligazioni) e l’incasso di dividendi, interessi o altri benefici economici riconosciuti agli investitori.
Il rischio, invece, è la possibilità che l’investimento non generi il risultato sperato o che comporti addirittura la perdita, parziale o totale, del capitale investito. Esistono differenti tipologie di rischio, quali ad esempio il rischio di mercato, il rischio di credito e il rischio di liquidità.
La relazione tra rischio e rendimento si basa su un principio chiave: gli investitori, per essere disposti a correre rischi maggiori, richiedono una remunerazione più alta. Ad esempio, investire in azioni di una startup comporta un rischio elevato, poiché le nuove attività possono fallire rapidamente. Tuttavia, se la startup ha successo, il rendimento potrebbe essere molto significativo. Al contrario, investire in titoli di Stato di Paesi finanziariamente e politicamente stabili è meno rischioso, ma offre rendimenti più contenuti.
In sintesi, la relazione tra rischio e rendimento permette agli investitori di scegliere gli strumenti più adatti ai propri obiettivi e alla propria tolleranza al rischio. È fondamentale, però, bilanciare attentamente i rischi con i potenziali guadagni per compiere scelte consapevoli e informate.
Quale comparto scegliere per il fondo pensione?
Il tempo è un fattore determinante per definire il giusto equilibrio tra rischio e rendimento negli investimenti.
Nel breve termine, strumenti rischiosi come le azioni possono mostrare forti oscillazioni, aumentando l’incertezza. Tuttavia, sul lungo periodo, il rischio tende ad attenuarsi grazie alla possibilità di recuperare eventuali perdite e sfruttare la crescita del mercato. Inoltre, gli investimenti a lungo termine permettono di beneficiare della capitalizzazione dei rendimenti che, quando reinvestiti, incrementano potenzialmente in maniera esponenziale i guadagni.
In questo contesto, disporre di un orizzonte temporale più ampio consente di tollerare rischi maggiori e puntare a rendimenti potenziali più elevati. Al contrario, per periodi brevi è preferibile adottare strategie più prudenti.
Il tempo a disposizione diventa quindi un indicatore fondamentale per scegliere il comparto più adatto all’interno di un fondo pensione, così come nella valutazione del momento opportuno per passare da un comparto all’altro.
I comparti di un fondo pensione rappresentano le diverse modalità di impiego dei contributi offerte dal fondo. Ogni comparto si distingue per il rapporto rischio-rendimento, determinato dalla combinazione di strumenti finanziari utilizzati. La classificazione dei comparti avviene in base alla percentuale di azioni e obbligazioni presenti al loro interno, offrendo così diverse opzioni di investimento per adattarsi alle necessità dell’aderente.
Inoltre, nei fondi multicomparto come Telemaco, il lavoratore deve indicare, al momento dell’iscrizione, il comparto o la combinazione di comparti in cui investire il proprio TFR e i contributi versati. Questa scelta può essere modificata successivamente, trasferendo le risorse da un comparto all’altro o scegliendo una combinazione degli stessi differente.
Profilo Life Cycle e ottimizzazione del rapporto rischio-rendimento
Gli aderenti a Fondo Telemaco possono scegliere tra i seguenti comparti, elencati in ordine decrescente di rischio:
- Bilanciato (Yellow): composto in parti uguali da titoli obbligazionari e azionari;
- Prudente (Green): composto per il 70% da titoli obbligazionari e per il 30% da titoli azionari;
- Garantito (White): con una prevalenza di titoli obbligazionari, pari al 92%, e una componente azionaria dell’8%.
La scelta dei comparti dovrebbe prendere sempre in considerazione il fattore tempo, ovvero l’orizzonte temporale a disposizione dell’aderente. Ad esempio, i più giovani possono “permettersi” di assumere maggiori rischi, puntando a rendimenti potenzialmente più elevati e contando su un orizzonte temporale lungo per mitigare eventuali perdite. Al contrario, per chi è prossimo alla pensione sono preferibili strategie più prudenti, mirate al consolidamento del capitale accumulato.
Per rispondere a queste diverse esigenze, Telemaco mette a disposizione il Profilo Life Cycle, che gestisce automaticamente il passaggio tra i comparti in base all’orizzonte temporale di ciascun aderente secondo lo schema di seguito riportato:
ANNI AL PENSIONAMENTO | COMPARTO |
Oltre 20 anni | 100% Bilanciato |
Da 20 a 16 anni | 50% Bilanciato – 50% Prudente |
Da 8 a 4 anni | 50% Prudente – 50% Garantito |
Da 3 anni | 100% Garantito |
Questa soluzione consente di ottimizzare il rapporto rischio-rendimento durante l’intera permanenza nel fondo pensione in modo del tutto automatico, adattandosi all’evoluzione delle necessità e degli obiettivi individuali dell’aderente, senza che debba effettuare alcuna scelta.
Per maggiori informazioni, invitiamo a consultare il video dedicato.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari – prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa.