Una delle tante opportunità dell’adesione a Telemaco è la deducibilità fiscale dei contributi versati fino a un massimo di € 5.164,57 all’anno.
Ma cosa vuol dire? Molto semplice: tutti i versamenti effettuati dall’aderente e dall’azienda, escluso il TFR, non contribuiscono a formare il reddito imponibile ai fini IRPEF, purché non superino questa soglia annua.
Nel caso in cui l’importo complessivo dei contributi versati nel corso dell’anno ecceda tale cifra, il lavoratore dovrà darne comunicazione al Fondo entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello dei versamenti. In altre parole, entro il 31/12/2024 il lavoratore dovrà comunicare gli eventuali contributi non dedotti versati nel corso del 2023.
Si tratta di un passaggio molto importante per consentire al Fondo di determinare con precisione l’importo delle imposte da applicare al momento dell’erogazione delle prestazioni, evitando in questo modo di tassare importi che sarebbero esenti.
Come comunicare i contributi non dedotti a Telemaco
La comunicazione dei contributi non dedotti è un’operazione molto semplice. Per farlo, basta:
- scaricare l’App ufficiale del Fondo, disponibile per device Android e Apple;
- accedere e cliccare sulla voce “Contribuzioni” dal menu laterale;
- andare sulla voce “Non dedotti” e cliccare su “Dichiara contributi non dedotti”.
In alternativa, è possibile farlo anche tramite l’Area Riservata seguendo questi passaggi:
- accedere all’Area Riservata;
- cliccare sulla voce “Versamento Aggiuntivo”;
- inserire i dati relativi all’importo non dedotto nella sezione “Contributi versati e non dedotti per gli anni precedenti”.
Attenzione: nel caso in cui l’aderente maturi il diritto alla prestazione pensionistica prima del 31 dicembre, la comunicazione dovrà essere effettuata prima di fare richiesta della prestazione.