La scelta dello strumento più adeguato per i propri obiettivi finanziari è fondamentale per avere una maggiore serenità nel lungo periodo. Per questo, occorre conoscere in modo approfondito le diverse opportunità a disposizione, in modo da destinare i propri risparmi allo strumento che meglio risponde ai propri obiettivi.
In questo articolo vedremo innanzitutto che cosa sono i fondi pensione negoziali, i Piani Individuali Pensionistici (PIP) e le assicurazioni sulla vita. Passeremo poi al confronto delle diverse caratteristiche di questi strumenti di investimento, in modo da analizzarne nel dettaglio le differenze.
Infine scopriremo per quale ragioni, se l’obiettivo di risparmio è di tipo previdenziale, la scelta del fondo pensione negoziale è la migliore dal punto di vista economico, finanziario e fiscale.
Che cosa sono i fondi pensione negoziali, i PIP e le assicurazioni sulla vita
Iniziamo passando in rassegna questi tre strumenti di risparmio e investimento a partire dalle loro definizioni, per poi approfondire le loro principali caratteristiche.
Fondi pensione negoziali
I fondi pensione negoziali (FPN) sono forme di previdenza complementare istituite, senza scopo di lucro, attraverso accordi collettivi tra le parti sociali (sindacati e associazioni datoriali). Sono detti anche fondi pensione chiusi, in quanto possono aderirvi solo i lavoratori di specifici settori in base al CCNL di riferimento.
Ad esempio, Fondo Telemaco è il fondo pensione negoziale per i lavoratori delle aziende del settore delle Telecomunicazioni: ciò significa che possono iscriversi a Telemaco solo le lavoratrici e i lavoratori cui si applica quello specifico Contratto, oltre ai loro familiari fiscalmente a carico.
I FPN consentono agli aderenti di versare e accumulare i propri risparmi, i quali sono investiti da gestori finanziari altamente qualificati con l’obiettivo di costruire, nel tempo, una pensione integrativa rispetto a quella pubblica.
I versamenti possono essere di diverso tipo e coesistere:
- TFR maturando;
- contributi del lavoratore, prelevati direttamente in busta paga;
- contributo datoriale, a cui si ha diritto in caso di attivazione del contributo a carico del lavoratore;
- contributi volontari una tantum.
I FPN, inoltre, consentono anche all’aderente di richiedere un anticipo dell’importo accumulato prima dell’uscita dal mondo del lavoro, ad esempio per acquisto o ristrutturazione della prima casa o per spese sanitarie.
Piani Individuali Pensionistici (PIP)
I PIP sono prodotti di previdenza complementare offerti da compagnie assicurative. Sono contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale, aperti a chiunque voglia costruirsi una pensione integrativa, indipendentemente dalla propria professione. Non richiedono, infatti, un legame con un particolare datore di lavoro o categoria professionale.
Funzionano dunque in modo simile ai fondi pensione, permettendo di accumulare un capitale che verrà erogato sotto forma di rendita o capitale al raggiungimento dell’età pensionabile, ma si tratta di strumenti individuali e non collettivi, con costi generalmente più elevati dal momento che fanno capo a un soggetto commerciale (dunque a scopo di lucro).
Assicurazioni sulla vita
Le assicurazioni sulla vita sono polizze che offrono una somma di denaro ai beneficiari al verificarsi di determinati eventi legati alla vita dell’assicurato (morte o sopravvivenza). Non hanno, dunque, una specifica finalità previdenziale, bensì un obiettivo di protezione volto a garantire un sostegno economico ai beneficiari nel caso in cui si verifichino eventi specifici, offrendo loro un capitale o una rendita.
Fondi pensione negoziali, PIP e assicurazioni vita a confronto
Per comprendere meglio le differenze tra questi strumenti, ecco uno schema di confronto basato sulle loro principali caratteristiche:
Caratteristica | Fondo pensione negoziale | PIP | Assicurazione sulla vita |
Obiettivo finanziario | Pensione integrativa | Pensione integrativa | Protezione familiare |
Destinatari | Lavoratori appartenenti a specifici settori | Chiunque voglia integrare la propria pensione | Chiunque desideri protezione finanziaria in caso di eventi avversi |
Gestione | Enti non-profit | Compagnie assicurative | Compagnie assicurative |
Costi | Bassi | In media più elevati di quelli applicati dai FPN | Variabili, ma comunque più elevati di quelli applicati dai FPN |
Tassazione versamenti | Deducibilità dei contributi fino a 5.164,57 euro annui | Deducibilità dei contributi fino a 5.164,57 euro annui | Detraibilità variabile, ma comunque fino a un massimo di 245,32 euro annui |
Tassazione rendimenti | Agevolata al 20% | Agevolata al 20% | Ordinaria al 26% |
Tassazione prestazioni | Agevolata e compresa tra il 23% e il 9% | Agevolata e compresa tra il 23% e il 9% | Variabile a seconda della polizza sottoscritta e della forma di prestazione richiesta |
Riscatto anticipato | Possibile in specifiche situazioni (come perdita del lavoro e invalidità) | Regole simili ai FPN | Maggiore flessibilità ma con penalizzazioni |
Contribuzione | TFR, contributo del lavoratore, contributo datoriale, contributi volontari | TFR, contributo individuale | Solo contributo individuale |
Vincoli di versamento | Contributo minimo del lavoratore per attivare quello aggiuntivo dell’azienda | Flessibile | Flessibile ma con possibili vincoli a seconda della polizza |
Perché il fondo pensione negoziale è la scelta migliore per il proprio futuro pensionistico
Come detto nell’anticipazione, se il proprio obiettivo è quello di integrare la pensione pubblica, il fondo pensione negoziale rappresenta la scelta più conveniente.
Vediamo nel dettaglio il perché:
- costi inferiori: essendo associazioni senza scopo di lucro, i fondi pensione negoziali hanno costi di gestione generalmente più bassi rispetto ai PIP e alle assicurazioni sulla vita. È possibile confrontare i costi applicati da Telemaco con quelli di altre forme di previdenza complementare tramite l’apposito motore di calcolo disponibile sul sito web del Fondo;
- contributo a carico del datore di lavoro: nel caso in cui l’aderente a un FPN versi il contributo a proprio carico aggiuntivo al TFR, l’azienda è tenuta a versare a sua volta un contributo ulteriore, aumentando il capitale accumulato senza oneri aggiuntivi per il lavoratore;
- tassazione agevolata: i rendimenti generati dai FPN e le prestazioni erogate godono di una tassazione più favorevole rispetto ai PIP e alle polizze assicurative, offrendo inoltre l’accesso a una deduzione più consistente che permette di abbattere il reddito imponibile IRPEF;
- investimento mirato alla pensione: a differenza delle assicurazioni sulla vita, che hanno finalità più generiche, i fondi pensione negoziali sono studiati a livello normativo appositamente per offrire un’integrazione della pensione pubblica;
- possibilità di versare il TFR: la destinazione del TFR al fondo pensione consente di ottenere una gestione più efficiente rispetto alla liquidazione lasciata in azienda: nel lungo periodo, infatti, i rendimenti generati dai FPN sono superiori rispetto alla rivalutazione del TFR lasciato in azienda. Inoltre, la tassazione applicata sulla pensione integrativa è inferiore rispetto a quella applicata al momento della liquidazione del trattamento di fine rapporto;
- protezione in caso di morte: in caso di decesso dell’aderente, il capitale accumulato viene trasferito ai soggetti designati, offrendo così una protezione aggiuntiva per i propri cari.
In sintesi, il fondo pensione negoziale risulta la soluzione più efficace per chi desidera costruire una pensione integrativa in modo efficiente e conveniente. La combinazione di costi ridotti, contributi aggiuntivi del datore di lavoro e agevolazioni fiscali lo rende la scelta migliore per pianificare il proprio futuro pensionistico.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari – prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa.