Il fondo pensione per il settore Telecomunicazioni è il Fondo Telemaco, associazione senza fine di lucro istituita dalle parti sociali firmatarie del CCNL, sia datoriali che sindacali, che opera nell’interesse esclusivo dei soggetti aderenti.
Essendo un’associazione senza scopo di lucro, il Fondo presenta costi di gestione ridotti, più contenuti rispetto ad altre forme di gestione del risparmio, e offre vantaggi significativi ai propri aderenti, come la possibilità di ottenere il contributo del datore di lavoro, in aggiunta al TFR e a quello versato dal lavoratore; argomento, questo, che approfondiremo più avanti.
In questo articolo vedremo cos’è Fondo Telemaco, chi può aderirvi, come funziona l’adesione e quali passaggi seguire per iscriversi.
Esamineremo anche come il Fondo investe i contributi dei lavoratori e quali sono i vantaggi per chi decide di aderire a questa forma di previdenza complementare.
Cos’è Fondo Telemaco
Telemaco è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per i lavoratori delle aziende del settore delle Telecomunicazioni.
Costituito nel 1998 in forma di associazione riconosciuta senza fine di lucro, e operativo dall’ottobre 2000, il Fondo Telemaco ha come obiettivo primario offrire ai lavoratori associati la possibilità di mantenere il proprio tenore di vita anche in pensione, grazie alla creazione di una previdenza integrativa di quella pubblica.
Il Fondo si compone dai seguenti Organi:
- Assemblea dei Delegati, costituita da 60 delegati eletti dai lavoratori e dalle aziende iscritti a Telemaco nel rispetto del criterio paritetico (30 in rappresentanza dei lavoratori e 30 in rappresentanza delle aziende)
- Consiglio di Amministrazione, composto da 12 membri eletti dall’Assemblea dei Delegati. Anche in questo caso la composizione è paritetica: 6 amministratori rappresentano i lavoratori, 6 le aziende
- Collegio dei Sindaci, composto da 4 membri effettivi e 2 supplenti eletti dall’Assemblea dei Delegati in base al principio paritetico: 2 sindaci rappresentano i lavoratori e 2 le aziende
Per maggiori dettagli, è possibile consultare la pagina Gli Organi del Fondo.
Chi può aderire al Fondo Telemaco
Fondo Telemaco è destinato ai lavoratori operai, impiegati e quadri delle aziende che applicano il CCNL delle Telecomunicazioni con contratto a tempo indeterminato, di apprendistato e di inserimento, nonché ai soggetti fiscalmente a carico degli aderenti e dei beneficiari iscritti al Fondo.
Quindi, nel dettaglio, possono aderire a Telemaco:
- le aziende che applicano il CCNL delle Telecomunicazioni;
- i lavoratori delle aziende e delle associazioni imprenditoriali a cui si applica il CCNL delle Telecomunicazioni, assunti con i contratti sopra menzionati;
- i dipendenti delle Organizzazioni firmatarie del CCNL, compresi i lavoratori in aspettativa sindacale ai sensi dell’art. 31 della legge 20 maggio 1970 n. 300, operanti presso le predette Organizzazioni firmatarie.
Le aziende aderiscono obbligatoriamente a seguito dell’adesione di un proprio dipendente.
Come effettuare l’adesione al Fondo?
L’adesione a Fondo Telemaco comporta una procedura semplice, che consiste nei seguenti due passaggi fondamentali:
- prendere visione della documentazione del Fondo (della Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” della Nota informativa e dell’Appendice “Informativa sulla sostenibilità”);
- precompilare online l’apposito Modulo di adesione e consegnarlo alla propria azienda, che si occuperà di inoltrarlo a Telemaco per completare l’iscrizione.
Per agevolare questa procedura, è stata realizzata una video-guida.
I lavoratori neoassunti, che non siano già iscritti ad altra forma di previdenza complementare, hanno sei mesi dal momento dell’assunzione per decidere se:
- versare tutto il TFR maturando a Telemaco (nel caso in cui il loro primo contratto di lavoro risalga a una data successiva al 28 aprile 1993);
- versare tutto o parte del TFR (16%) a Telemaco (nel caso in cui il loro primo contratto di lavoro risalga a una data antecedente al 29 aprile 1993).
In questi casi si parla di adesione esplicita.
Chi non compie in maniera esplicita alcuna scelta entro sei mesi dall’assunzione, viene automaticamente iscritto a Telemaco (attraverso la cosiddetta adesione tacita) e inizia da quel momento a costruire la sua pensione complementare versando al Fondo il proprio TFR.
Chi, invece, entro i sei mesi dall’assunzione ha deciso di lasciare il TFR in azienda può in qualsiasi momento decidere di iscriversi a Telemaco.
Per approfondire questo tema, invitiamo a consultare il nostro articolo I vantaggi del conferimento del TFR al fondo pensione.
Come funziona Fondo Telemaco
Come detto, dal momento dell’adesione i lavoratori iniziano a costruire la loro pensione complementare facendo confluire nella posizione individuale le somme provenienti dal TFR. A queste si aggiungono gli eventuali versamenti dei contributi a carico del lavoratore e dell’azienda.
Versare tali contributi infatti non è obbligatorio, dal momento che è possibile aderire anche solo versando il TFR. Gli iscritti a Telemaco possono tuttavia decidere in qualsiasi momento se attivare la contribuzione a proprio carico, nel rispetto della misura minima prevista dagli accordi collettivi.
In quest’ultimo caso, il lavoratore avrà diritto a ricevere anche un ulteriore contributo a carico dell’azienda.
L’entità della contribuzione è importantissima per definire il livello della propria pensione complementare. La percentuale di contribuzione, infatti, può essere stabilita e modificata nel tempo in base al tenore di vita che l’iscritto desidera avere al termine della sua carriera lavorativa. L’aderente può poi effettuare versamenti volontari aggiuntivi, anche una tantum.
Per approfondire, consultare anche il nostro articolo Contributo del lavoratore al fondo pensione: come funziona.
Come sono investiti i contributi al Fondo Telemaco
I contributi versati dagli aderenti sono investiti in strumenti finanziari (azioni, titoli di Stato e altri titoli obbligazionari, quote di fondi comuni di investimento) e producono nel tempo un rendimento variabile in base agli andamenti dei mercati e alle scelte di gestione.
Le risorse del Fondo sono depositate presso il Depositario, che svolge il ruolo di custode del patrimonio e controlla la regolarità delle operazioni di gestione a garanzia degli iscritti.
La gestione del patrimonio è affidata a intermediari professionali specializzati (gestori finanziari), tenuti a operare sulla base di linee guida fissate dal Consiglio di Amministrazione di Telemaco e dalla legge a tutela dei soggetti aderenti.
Telemaco è un fondo multicomparto che propone ai suoi iscritti una pluralità di linee di investimento (o comparti), ciascuna caratterizzata da una propria combinazione di rischio/rendimento.
Nello specifico:
- Garantito (White): punta a realizzare un rendimento compatibile con il tasso di rivalutazione del TFR in un orizzonte temporale pluriennale. La presenza di una garanzia di restituzione del capitale consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione;
- Prudente (Green): orientato principalmente (70%) verso i mercati obbligazionari dell’area euro, con una componente azionaria “strategica” pari al 30%. Il comparto presenta un grado di rischio medio e un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (tra 5 e 10 anni);
- Bilanciato (Yellow): orientato in modo bilanciato tra titoli obbligazionari e titoli azionari, con una componente azionaria “strategica” del 50%. Il comparto presenta un grado di rischio medio-alto e un orizzonte temporale di medio/lungo periodo (oltre i 15 anni).
L’iscritto può spostare le proprie risorse da un comparto a un altro dopo aver trascorso almeno 12 mesi nel comparto di appartenenza.
Per approfondire leggi il nostro articolo Quali sono i comparti di investimento del Fondo Telemaco.
Telemaco offre inoltre un Profilo Life Cycle (o Ciclo di Vita), che consiste in un programma di investimento che, a scadenze predeterminate, trasferisce in maniera automatica la posizione maturata e i contributi futuri al comparto, o alla combinazione di due comparti, più adatti in funzione dell’età di pensionamento di vecchiaia prevista dalla normativa pro-tempore vigente.
Per approfondire il Profilo Life Cycle, è possibile visualizzare il video dedicato.
www.youtube.com/watch?v=rEhnegMzfrU
Perché aderire a Fondo Telemaco?
Per i lavoratori è diventato sempre più difficile ottenere una pensione pubblica che permetta di mantenere lo stesso tenore di vita al momento del pensionamento. Le ragioni sono molteplici, tra cui il graduale passaggio al sistema contributivo per il calcolo delle pensioni pubbliche e un sistema previdenziale che funziona a ripartizione (le pensioni sono pagate dai lavoratori attivi). Questi aspetti hanno ridotto, e ridurranno ancora di più in futuro, gli importi degli assegni pensionistici.
Pertanto, integrare la pensione pubblica è diventato – e diventerà sempre più – non solo un’opportunità, ma anche una vera e propria necessità. Per questo motivo, è importante considerare seriamente l’affidamento a una forma di previdenza complementare – come Fondo Telemaco, per i lavoratori delle TLC – per mantenere il proprio tenore di vita dopo l’uscita dal mondo del lavoro.
Per approfondire, consigliamo la lettura dell’articolo Quali valutazioni fare prima di aderire a un fondo pensione.
I vantaggi dell’adesione a Fondo Telemaco
Aderire a Fondo Telemaco comporta una serie di vantaggi molto interessanti per le finanze presenti e future degli iscritti.
In particolare:
- possibilità di costruire giorno per giorno una pensione aggiuntiva a quella del regime obbligatorio che, come accennato, probabilmente nei prossimi anni andrà a diminuire in maniera considerevole;
- possibilità di destinare il TFR al Fondo, senza esborsi nell’immediato;
- opportunità, a fronte del contributo volontario del lavoratore a integrazione del TFR, di ottenere il contributo aggiuntivo del datore di lavoro;
- possibilità di iscrivere al Fondo anche i propri familiari fiscalmente a carico;
- costi di gestione contenuti, trattandosi di un’associazione senza fini di lucro che ha come unico obiettivo fare gli interessi degli aderenti;
- fiscalità di favore in fase di contribuzione, attraverso una deduzione IRPEF annuale;
- tassazione dei rendimenti più conveniente rispetto ad altri investimenti in fase di gestione;
- pensione integrativa tassata tra il 9 e il 15%, dunque molto meno della pensione pubblica, in fase di prestazione;
- possibilità di ottenere delle anticipazioni fino al 75% per spese sanitarie e acquisto/ristrutturazione prima casa, e al 30% per altre necessità.
Dunque, l’iscrizione a Fondo Telemaco offre alle lavoratrici e ai lavoratori del settore delle Telecomunicazioni un ampio ventaglio di opportunità per costruire la pensione futura propria e anche delle persone care.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.