La contribuzione definita e la prestazione definita sono due modalità di gestione dei versamenti e delle prestazioni nei fondi pensione, caratterizzate – come vedremo – da differenze significative.
In questo articolo esamineremo prima le caratteristiche e il funzionamento dei fondi pensione a contribuzione definita, per poi passare a quelli a prestazione definita.
Analizzeremo le differenze tra queste due opzioni, concentrandoci su contributi e prestazioni, sostenibilità finanziaria e categorie di lavoratori coinvolti.
Infine, esploreremo il caso di Fondo Telemaco, suggerendo strategie per definire e monitorare in modo efficace il proprio obiettivo di risparmio previdenziale.
Cosa significa fondo pensione a contribuzione definita?
Nei fondi pensione, la contribuzione definita indica una formula pensionistica in cui l’ammontare dei contributi è stabilito in anticipo.
L’aderente, quindi, conosce con certezza l’importo che versa periodicamente al fondo pensione. La prestazione finale – ovvero la pensione integrativa – dipenderà invece dall’ammontare complessivo dei versamenti e dai rendimenti degli investimenti effettuati con tali contributi, risultando così in un importo variabile in base all’accumulo nel tempo.
La contribuzione definita si articola dunque in due elementi principali:
- contribuzione fissa, con versamenti stabiliti generalmente come percentuale dello stipendio;
- rendimenti variabili, che dipendono dalle strategie di investimento del fondo e dalle fluttuazioni a lungo termine dei mercati finanziari.
Anche nei fondi a contribuzione definita, inoltre, è importante ricordare che l’aderente può decidere liberamente di effettuare versamenti aggiuntivi, senza limiti di importo o di tempistica, per incrementare il proprio capitale accumulato e avvicinarsi ai propri obiettivi di risparmio previdenziale.
Cosa significa fondo pensione a prestazione definita?
La prestazione definita, invece, si riferisce a quei piani pensionistici in cui è l’importo della pensione integrativa a essere stabilito in anticipo, indipendentemente dai contributi versati o dai rendimenti degli investimenti, anche se la contribuzione mantiene un ruolo centrale.
In questo contesto, gli elementi principali da considerare sono:
- l’importo della pensione è fisso e predeterminato, calcolato tramite una formula che generalmente tiene conto dell’anzianità lavorativa e dell’ultima retribuzione o della media degli stipendi degli ultimi anni;
- la contribuzione è variabile, con versamenti che possono cambiare per ottenere la somma prestabilita e in base ai rendimenti effettivamente ottenuti, in modo da raggiungere l’obiettivo finanziario previsto per la prestazione.
Con un piano a prestazione definita, quindi, l’aderente conosce in anticipo l’importo della futura pensione, ma non ha certezza degli importi periodici che dovrà versare per raggiungere tale obiettivo.
Differenze tra contribuzione e prestazione definita
Ecco un confronto punto per punto tra contribuzione definita e prestazione definita nei fondi pensione:
- Contributi:
- contribuzione definita: l’importo dei contributi è stabilito in anticipo, mentre la pensione finale resta variabile, in quanto dipende dai versamenti effettuati e dai rendimenti degli investimenti;
- prestazione definita: l’importo della pensione futura è fissato in anticipo; i contributi, invece, possono variare per raggiungere l’obiettivo finanziario. Se i rendimenti del fondo non fossero sufficienti, potrebbe essere necessario un incremento dei versamenti da parte degli aderenti.
- Sostenibilità finanziaria:
- contribuzione definita: per i lavoratori a reddito fisso è una scelta finanziariamente più sostenibile, grazie alla certezza dell’importo da versare;
- prestazione definita: la variabilità dei contributi legata all’andamento dei mercati comporta una minore prevedibilità dei flussi finanziari in uscita, soprattutto nel caso di un incremento delle somme da versare.
- Pensione integrativa:
- contribuzione definita: la pensione integrativa dipende dai contributi versati e dai rendimenti ottenuti, quindi l’importo finale non è predeterminato;
- prestazione definita: la pensione è calcolata e garantita in anticipo, così l’aderente sa già quanto percepirà al momento del pensionamento.
- Lavoratori interessati:
- contribuzione definita: accessibile a tutti i lavoratori, siano essi dipendenti, autonomi o liberi professionisti. È infatti la tipologia di fondo pensione più diffusa;
- prestazione definita: riservata ai soli lavoratori autonomi e liberi professionisti, escludendo i lavoratori dipendenti.
Contribuzione definita di Fondo Telemaco
Fondo Telemaco, il fondo pensione negoziale del settore delle Telecomunicazioni, è a contribuzione definita e possiede quindi tutte le caratteristiche descritte in precedenza per questa tipologia di soggetto.
Gli aderenti a Telemaco possono comunque “pianificare” il proprio progetto di pensione integrativa e stabilire un obiettivo indicativo sull’importo desiderato della pensione integrativa.
A tale scopo, è utile:
- definire un importo adeguato per i versamenti, considerando che le percentuali minime possono essere incrementate volontariamente;
- monitorare l’accumulo del montante e valutare, se necessario, di aumentare le aliquote dei versamenti;
- effettuare versamenti volontari una tantum per accelerare l’accumulo e/o alzare l’obiettivo pensionistico.
Il monitoraggio è sempre possibile attraverso l’Area Riservata, accessibile anche tramite l’App ufficiale di Fondo Telemaco.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.